L'uso del GPL in Brasile è iniziato nel 1937, quando l'immigrato austriaco Ernesto Igel acquistò 6.000 bombole di gas propano, utilizzato per imbottigliare il carburante per gli aerei, e iniziò a vendere il prodotto per cucinare attraverso l'Empreza Brazileira de Gaz a Domicílio. A quel tempo, la maggior parte della popolazione utilizzava fornelli a legna. Nel 1938 iniziò a diffondersi l'uso del GPL e fu creato il Consiglio Nazionale del Petrolio (CNP), che stabilì le attività relative all'approvvigionamento nazionale di petrolio e dei suoi sottoprodotti. Quando Petrobras ha iniziato a produrre GPL nel 1955, la distribuzione di GPL è stata potenziata.

Dal 1954 al 1990, la politica dei prezzi del GPL e delle altre fonti energetiche considerate prioritarie, sia per motivi inflazionistici sia per ragioni legate alle esigenze del mercato, è stata caratterizzata dall'intervento del governo, basato sulla standardizzazione dei prezzi in tutto il Brasile, attraverso sussidi incrociati al trasporto e al prodotto stesso. Questa politica si è dimostrata molto efficace per un uso universale del GPL, favorendo il consumo del prodotto nelle aree più povere e remote del Brasile. Grazie a questa politica, il GPL ha raggiunto il 100% dei comuni brasiliani e oltre il 91% delle famiglie.

Oggi il mercato è libero e i distributori operano in modo competitivo, a tutto vantaggio del consumatore, che ha la possibilità di scegliere con chi acquistare.

Il prezzo del GPL per autotrazione in Brasile non è noto poiché il suo utilizzo per questa applicazione non è considerato nella normativa brasiliana.